E’ proprio nel momento in cui un negazionista urla per apparire “grande” che dimostra la sua reale dimensione.
Piccolo, debole e pauroso.
Si diventa negazionisti quando si ha paura nel tentativo, spesso inconscio, di nascondersi la realtà come chi non va a fare i controlli periodici contro i tumori per paura di scoprire di averli.
Quindi per il negazionista il covid non esiste, non deve esistere!
Altro che caratteri forti… solo terrore e debolezza.
Ma una distorsione della realtà non può condurre alla mancanza delle più basilari regole del rispetto. Quando si arriva ad appellare il prossimo con i termini ‘Covidioti’ e ‘Pandementi’, o addirittura ad augurare il male peggiore, non si è più dei semplici negazionisti bensì veri e propri delinquenti che andrebbero perseguiti a norma di legge.
Notare, inoltre, che questa gente fa parte del personale insegnante, stipendiati dal Ministero con i nostri stessi soldi… ebbene un po’ di rabbia va a sostituire l’amorevole compassione.